Economia/Territorio - Agroalimentare

Indagine congiunturale Confcooperative

Dall’indagine che ha indagato l’ultimo quadrimestre del 2009 e le previsioni per il primo quadrimestre del 2010 emerge  una situazione di sostanziale resistenza alla crisi da parte della cooperazione. Una situazione di stabilità, con timidi segnali di ripresa, ma con aspettative improntate alla cautela soprattutto nel breve periodo.
L’andamento annuo del fatturato 2009 mostra, rispetto al 2008, una condizione di equità poiché per un terzo delle cooperative il fatturato è cresciuto, per un terzo è calato e per un altro terzo si è mantenuto stabile.
Il 63,2% di cooperative non segnala particolari difficoltà finanziarie; le maggiori criticità emergono sul fronte della liquidità ed interessano soprattutto l’area del sociale e del lavoro e servizi dove ai ritardati pagamenti dei clienti, si aggiungono pesantemente i ritardi della pubblica amministrazione.
Incertezze su pagamenti e liquidità condizionano quindi gli investimenti, soprattutto quelli a breve, e la crescita occupazionale.
Infatti, sul fronte dell’occupazione, il quadro che emerge è quello di una cooperazione che fa leva su altri fattori (come il prezzo di vendita) per salvaguardare occupazione e livelli produttivi.
Il 91,8% delle cooperative non segnala situazioni di crisi occupazionale e quasi il 100% prevede di non diminuire il numero dei propri occupati però non vi sono previsioni di nuovi inserimenti.
Il settore che presenta maggiori difficoltà in ambito occupazionale, con più ricorso alla richiesta dello stato di crisi, è il lavoro e servizi (in particolare i sottosettori costruzioni e servizi alle imprese) dove però si è mantenuto contenuto il ricorso agli ammortizzatori sociali rispetto alla media provinciale.

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