Economia/Territorio - Agroalimentare

CONFAPI pmi Reggio Emilia: i risultati dell’indagine congiunturale trimestrale

Cristina Carbognani, Presidente di Confapi pmi Reggio Emilia, commenta così i dati dell’Indagine congiunturale: “Gli imprenditori Confapi hanno messo in luce alcuni interventi urgenti per favorire la timida ripresa che le piccole e medie industrie stanno registrando in questi mesi.Il 40,67% ritiene molto utile, in caso di mantenimento dell’Irap, la detrazione fiscale legata al mantenimento dell’occupazione, ben il 51% vorrebbe la deducibilità degli interessi passivi e il 32% la soppressione degli studi di settore. Per gli associati al sistema Confapi un altro aspetto centrale per dare respiro e certezza alle imprese è rappresentato dalla lotta ai ritardi dei pagamenti da parte della PA. Quasi l’80%, chiede l’applicazione delle norme comunitarie in materia di ritardo nei pagamenti. Guardano alla manovra del Governo il mondo dell’impresa valuta positivamente la ridefinizione della spesa pubblica, ma vive con difficoltà le scelte economiche in materia di competitività. Gli imprenditori si aspettavano iniziative più incisive per rilanciare il Sistema Italia, ma siamo convinti che questo sia il momento di essere ottimisti e di affrontare con forza i nodi per rilanciare lo sviluppo. In questo senso, abbracciamo la massima del grande Winston Churchill, che diceva: “Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità, un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà”

Confapi pmi Reggio Emilia, che associa 500 aziende della nostra provincia, ha raccolto i dati emersi dalla consueta indagine congiunturale trimestrale riferita ai mesi di aprile-giugno 2010. Il campione indagato è di 120 aziende associate, appartenenti ai maggiori settori produttivi.

Situazione al termine del II trimestre 2010

Analizzando i dati raccolti da Confapi pmi Reggio Emilia riferito al periodo aprile-giugno 2010 la produzione risulta in aumento per il 46% (+10% rispetto al trimestre precedente), stabile per il 36% e in diminuzione per il 18% (-14%) delle aziende del campione.
Gli ordinativi del primo trimestre sono in aumento per il 43% (+4%), stabili per il 32% e in discesa per il 25%.
II mercato UE e quello interno segnano un aumento del 37%, mentre l’area extra UE tocca quota +34%.