Economia/Territorio - Manifatturiero e costruzioni

CONFAPI pmi Reggio Emilia: i risultati dell’indagine congiunturale trimestrale

Confapi pmi Reggio Emilia, che associa oltre 500 aziende della nostra provincia, ha raccolto i dati emersi dalla consueta indagine congiunturale trimestrale riferita ai mesi di luglio-settembre 2010. Il campione indagato è di 100 aziende associate, appartenenti ai maggiori settori produttivi.
Situazione al termine del III trimestre 2010
Analizzando i dati raccolti da Confapi pmi Reggio Emilia riferito al periodo luglio-settembre 2010 la produzione risulta stabile per il 46% (+10% rispetto al trimestre precedente), in diminuzione per il 30% (+12%) e in aumento per il 24% (-22%) del campione indagato.
Gli ordinativi del terzo trimestre sono stabili per il 48% (+16%), in discesa per il 31% (+6%) e in aumento per il 21% (-22%).
II mercato interno è quello che evidenzia ancora i maggiori segnali di sofferenza registrando una diminuzione del 33%. Difficile anche la situazione nell’area UE con -28%, il quadro migliora invece nelle zone extra UE che, a fronte di un calo del 21%, registrano un aumento del 32% e infine la stabilità per il 47% delle aziende intervistate.
Gli effetti della crisi continuano a farsi sentire continuando ad intaccare i livelli occupazionali con il 17% delle imprese che ha dichiarato di aver effettuato una riduzione degli organici negli ultimi tre mesi: dato che peggiora di 4 punti percentuali rispetto a quello del trimestre precedente.
A questo quadro va aggiunto anche il fenomeno degli ammortizzatori sociali che ha interessato il 27%% delle aziende intervistate.
Non emergono dati particolari sui livelli di scorte di materie prime e beni intermedi che vengono dichiarati appropriati dal 77% del campione e di prodotti finiti che si attestano su un 67% che li ritiene adeguati.
In materia di credito il 12% delle aziende ha sottolineato come l’accesso ai finanziamenti sia stato più difficoltoso. Le altre indicazioni che emergono sul tema parlano di un 14% che dichiara un aumento del debito a breve, un dato che nel caso di quello a medio-lungo termine tocca +16%, a cui si aggiunge un 16% che indica di aver fatto maggior ricorso all’autofinanziamento. Tutti dati in linea con il trimestre aprile-giugno.
Il processo di erosione dei margini operativi continua ad essere presente, anche perché ormai ha toccato il minimo fisiologico: il 47% delle imprese dichiara un utile lordo stabile, in diminuzione nel 43% dei casi e in aumento per il 10%.
La voce investimenti vede il 63% degli imprenditori che non ha avuto la forza di effettuarne.
Le aziende che hanno investito, il 37%, lo hanno fatto puntando su impianti (35%), ricerca e sviluppo (22%) e pubblicità (19%).

Tendenze previste per il IV trimestre 2010
Le previsioni riferite al periodo ottobre – dicembre 2010 tracciano questa fotografia: stabilità degli ordinativi attesa per il 52% (-9%), diminuzione che toccherà il 33% (+9%) e aumento per il 15%. In questo caso i mercati che offrono più chance sono sempre quelli Extra UE che dovrebbero registrare un aumento del 20% contro un +13 di quello interno e un +11% di quelli UE. Il fatturato atteso è stabile per il 53%, in calo nel 33% e in aumento nel 14%.
L’intenzione di diminuire gli investimenti riguarda il 76% degli intervistati, un dato ancora pesante che aumenta rispetto al trimestre appena concluso.
I livelli occupazionali seppure siano dati stabili nel 75% dei casi, registrano un’ulteriore diminuzione in prospettiva nel 21% dei casi. Nel prossimo trimestre sarà il 29% delle imprese ad utilizzare gli ammortizzatori sociali.

Andamento degli ordinativi mercato interno
Aumento 17%
Stabile 50%
Diminuzione 33%
(fonte: Confapi pmi Reggio Emilia)

Andamento degli ordinativi mercato UE
Aumento 20%
Stabile 52%
Diminuzione 28%
(fonte: Confapi pmi Reggio Emilia)

Andamento degli ordinativi mercato extra UE
Aumento 32%
Stabile 47%
Diminuzione 21%
(fonte: Confapi pmi Reggio Emilia)

Tendenza del fatturato mercato interno
Aumento 14%
Stabile 51%
Diminuzione 35%
(fonte: Confapi pmi Reggio Emilia)

Tendenza del fatturato mercato extra UE
Aumento 18%
Stabile 57%
Diminuzione 25%
(fonte: Confapi pmi Reggio Emilia)

Commento di Cristina Carbognani, Presidente Confapi pmi Reggio Emilia,
all’Indagine Congiunturale

“Le nostre piccole e medie industrie stanno tentando di cogliere le opportunità offerte dalla ripresa internazionale, ma sono costrette a muoversi in un contesto che fa sì che non si riesca ad uscire da una logica di navigazione a vista con una conseguente difficoltà nel programmare strategie ed investimenti di medio e lungo periodo. Se non riusciremo a compiere questo salto e ad investire sul futuro, sarà dura dare vita ad una ripresa concreta e sostenibile nel tempo.
Nel breve periodo sono urgenti e indispensabili politiche industriali focalizzate sull’aggancio della ripresa, mentre nel medio-lungo sono indispensabili azioni strutturali per riagganciare crescita e competitività sui mercati internazionali.
Le priorità verso le quali concentrare il massimo impegno ad ogni livello rimangono innovazione e internazionalizzazione. Il cammino verso la ripresa deve trovare tutti impegnati in un’azione comune di responsabilità: dal settore creditizio che deve essere proattivo e funzionale al sostegno dei progetti di crescita delle imprese, fino al tema delle relazioni industriali in cui bisogna smettere confrontarsi in un clima conflittuale e ritrovare un dialogo costruttivo per il bene del paese, delle imprese e conseguentemente dei lavoratori.
L’indagine che abbiamo realizzato evidenzia come il recupero dei livelli pre-crisi sia ancora lontano e come sarà difficile tornarli a raggiungere a fronte dei radicali cambiamenti che il settore industriale e tutta la società stessa ha dovuto affrontare. Rimane delicata la situazione occupazionale, specie per quanto riguarda l’ingresso al lavoro dei giovani.
Auspichiamo che si giunga rapidamente al rinnovo dell’accordo Stato-Regioni sulla CIG in deroga per assicurare continuità agli ammortizzatori sociali che sono alla base del mantenimento della coesione sociale”.