Economia/Territorio - Manifatturiero e costruzioni

Indagine congiunturale Confapi – 1° trimestre 2011

Confapi pmi Reggio Emilia, che associa oltre 500 aziende della nostra provincia, ha raccolto i dati emersi dalla consueta indagine congiunturale trimestrale riferita ai mesi di gennaio – marzo 2011

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Il campione indagato è di 100 aziende associate, appartenenti ai maggiori settori produttivi

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Situazione al termine del I° trimestre 2011

Analizzando i dati raccolti da Confapi pmi Reggio Emilia riferiti al primo trimestre del 2011 la produzione risulta stabile per il 43% (-10% rispetto al trimestre precedente), in aumento per il 38% (+12%) e in diminuzione per il 19% (-2%) del campione indagato.

Gli ordinativi del quarto trimestre sono stabili per il 48% (-2%), in aumento per il 38% (+13%) e in discesa per il 14% (-11%).

II mercato interno è quello che evidenzia ancora i maggiori segnali di sofferenza registrando una diminuzione del 20%, seppure in  tendenza positiva rispetto al periodo ottobre – dicembre 2010 di 9 punti percentuali.

Il dato migliore lo registrano i mercati Extra Ue con un + 38% degli ordini contro il +31% dell’UE.

Il fatturato risulta stabile per il 42% delle aziende intervistate, in aumento per il 36% e in diminuzione per il 22%.

Gli effetti della crisi continuano a farsi sentire intaccando i livelli occupazionali con il 14% delle imprese che ha dichiarato di aver effettuato una riduzione degli organici negli ultimi tre mesi,  dato in linea con quello del trimestre precedente.

A questo quadro va aggiunto anche il fenomeno degli ammortizzatori sociali che ha interessato il 23%% delle aziende intervistate, un dato che rimane in linea con l’ultima fase del 2010.
Non emergono dati particolari sui livelli di scorte di materie prime e beni intermedi che vengono dichiarati appropriati dall’85% del campione e di prodotti finiti che si attestano su un 73% che li ritiene adeguati.

In materia di credito il 16% delle aziende ha sottolineato come l’accesso ai finanziamenti sia stato più difficoltoso, dato che peggiora del 3% rispetto all’ultimo trimestre 2010.

Le altre indicazioni che emergono sul tema parlano di un 22% che dichiara un aumento del debito a breve, un dato che, nel caso di quello a medio-lungo termine, tocca +12%, a cui si aggiunge un 21% che indica di aver fatto maggior ricorso all’autofinanziamento.

Il processo di erosione dei margini operativi continua ad essere presente: il 46% delle imprese dichiara un utile lordo stabile, in diminuzione nel 44% dei casi e in aumento per il 10%.
La voce investimenti vede il 60% degli imprenditori che vi dedicano risorse. Le voci più gettonate su cui sono state concentrate le attenzioni sono state: per il 39% impianti e per il 20% ricerca e sviluppo e pubblicità, un aspetto quest’ultimo che torna dopo molto tempo a registrare segnali positivi

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Tendenze previste per il II° trimestre 2011

Le previsioni riferite al periodo aprile – giugno 2011 tracciano questa fotografia: stabilità degli ordinativi attesa per il 58% (-7%), aumento per il 31% (+11%) e diminuzione che toccherà l’11% (-4%). In questo caso i mercati che offrono più chance sono quelli Extra UE che dovrebbero registrare un aumento del 44% contro un +30% di quelli UE e un +27 di quello interno. Il fatturato atteso è stabile per il 57%, in aumento per il 31% e in calo nel 12%.
Migliora di sei punti il dato degli investimenti con l’intenzione di aumentare gli investimenti che riguarda il 66% degli intervistati.

I livelli occupazionali sono dati stabili nel 81% dei casi, in aumento nel 12% dei casi e in diminuzione del 2%. Nel prossimo trimestre sarà il 16% delle imprese ad utilizzare ancora gli ammortizzatori sociali

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