Economia/Territorio - Economia generale

Natimortalità delle imprese reggiane – primo semestre 2014

L’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio sulla natimortalità delle imprese in provincia di Reggio Emilia

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Imprese reggiane: saldo positivo tra iscritte e cessate nei primi sei mesi del 2014

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E’ positivo, nel primo semestre 2014, il saldo fra le nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio di Reggio Emilia e quelle cancellate “non d’ufficio”, ovvero quelle imprese che hanno espresso la volontà di non proseguire l’attività.

A fine giungo in provincia di Reggio Emilia si contano 56.161 imprese.

Nel corso dei primi sei mesi dell’anno – a conclusione dei quali le imprese in attività a Reggio Emilia si attestano a 56.161 unità – le iscrizioni sono state 2.193 (1.296  nel primo trimestre e 897 nel secondo), mentre le cessazioni non d’ufficio sono risultate 2.124 (1.461 nel primo e 663 nel secondo), con un saldo positivo di 69 unità.

E’ stata l’evoluzione del secondo trimestre (+234 unità) che ha consentito non solo di  recuperare le 165 aziende in meno del primo trimestre ma di riportare il trend del tessuto economico reggiano in territorio positivo, anche se nei tradizionali comparti economici il numero delle nuove imprese è risultato inferiore a quelle cancellate. 

Analizzando l’evoluzione dei primi sei mesi del 2014, infatti, si rileva un maggior numero di cessazioni non d’ufficio rispetto alle iscrizioni nei comparti agricolo, manifatturiero, edile, del commercio, dei trasporti, dell’alloggio e ristorazione, mentre le iscrizioni superano le cessazioni per le attività di servizio alle imprese quali servizi di informazione e comunicazione, finanziarie e assicurative, professionali, scientifiche e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

Più in dettaglio, la differenza fra iscritte e cessate non d’ufficio indica  una riduzione di 107 aziende agricole, che a fine giungo risultano essere 6.375, e di 82 aziende manifatturiere, che complessivamente scendono così a quota 8.167. Settantaquattro, poi, le aziende in meno per le costruzioni, che avevano raggiunto la quota massima di 13.816 a fine settembre 2008 ed ora contano 12.557 unità registrate.

Fra le attività di servizio si rileva un saldo negativo di 75 unità per le imprese del commercio, che si attestano a 11.214, un calo di 38 aziende di trasporto e magazzinaggio, che ora in sono 1.670, e 25 in meno per le attività dei servizi alloggio e ristorazione (3.150 in totale a fine giugno).

Ventisette, invece, sono le aziende in più nei servizi di informazione e comunicazione (in totale sono 1.008), nove in più le imprese finanziarie e assicurative (888 in totale) e 21 in più quelle di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (ora a quota 1.219).

Dai dati pare di desumere  che sia in corso un riassestamento del tessuto imprenditoriale reggiano; pur mantenendo consolidate le sue peculiarità, sembra infatti tendere ad indirizzarsi in modo più netto verso quelle attività di servizio di cui già in passato si rilevava un certo gap con economie anche vicine alla nostra.

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Natimortalità delle imprese reggiane – primi sei mesi 2014