Economia/Territorio - Agroalimentare

Quinta indagine congiunturale di Confcooperative

La quinta indagine congiunturale evidenzia una situazione di stabilità, che si va sempre più consolidando e che mostra segnali di ripresa, seppur ancora espressi con cautela.

Rispetto al medesimo periodo del 2009, cresce il fatturato per il 32% del campione intervistato, ed è dichiarato, seppur con differenze, da cooperative di tutte le aree settoriali.

L’82% delle cooperative del campione non segnala particolari difficoltà finanziarie e migliorano i giudizi sulla disponibilità di liquidità; le maggiori  criticità emergono ancora sul fronte della gestione ordinaria, nel reperimento di risorse per gli  investimenti e per il persistere del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione oltre che delle richieste di dilazione da parte della clientela privata.

Per il 40% delle cooperative di tutti i settori (una percentuale che si è raddoppiata nel corso dell’ultimo anno) sono in crescita i prezzi di acquisto di beni e servizi, sui quali incidono i costi energetici e quelli delle materie prime.

Si mantengono invece stabili per il 72% del campione i prezzi di vendita a significare che il ricorso al ribasso non è più considerato una leva competitiva.

Il clima generale ancora incerto, il ritardo dei pagamenti e la scarsità a reperire nuove fonti di finanziamento condizionano ancora gli investimenti, proiettati principalmente nel breve e nel medio periodo però emerge una rinnovata tensione a riavviare gli investimenti ritenuti indispensabili leve competitive.

Sul fronte dell’occupazione, il 96% del campione non segnala situazioni di crisi e la tendenza per il 3° quadrimestre è all’insegna della salvaguardia dei livelli occupazionali per il  100% del campione. Ancora però non è segnalata una ripresa delle nuove assunzioni.

A livello settoriale torna ad evidenziare indicatori positivi rispetto ad ordini e domanda la cooperazione agroalimentare e quella di produzione e lavoro, anche se permangono le tensioni nel sottosettore della logistica. Manifesta invece maggiori insoddisfazioni la cooperazione sociale in particolare alla voce fatturato e portafoglio ordini.

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