Economia/Territorio

Le imprese femminili a Reggio Emilia

Sono 10.200 le imprese della provincia di Reggio Emilia guidate da donne, un terzo delle quali presenti nel comune capoluogo

In un anno, dal giugno 2009 al giugno 2010, sono cresciute di 275 unità, registrando una variazione del +2,8%. Una dinamicità che non trova riscontro nelle imprese maschili che nello stesso periodo, passando da 48.129 a 47.708, si riducono dello 0,9%.

I dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Reggio Emilia evidenziano, inoltre, come la variazione positiva registrata nella nostra provincia sia superiore sia a quella regionale che nazionale: rispettivamente +2,4% e +2,1%.

A fronte di questo dato, però, Reggio Emilia rileva un tasso di femminilizzazione (percentuale di imprese femminili sul totale imprese) che, se pur in crescita – in un anno è passato da 17,1 a 17,6 – rimane ancora contenuto: in Emilia Romagna è pari al 20,4% e in Italia è del 23,3%.

 Le attività economiche che mostrano una forte percentuale di imprese femminili sono soprattutto legate ai servizi, in particolare alla persona, nelle quali quasi il 46% delle aziende ha un titolare donna: delle 1.871 imprese del settore, 859 sono femminili e in un anno hanno registrato un incremento pari al 2,9%. A queste vanno aggiunte le attività in ambito sanitario e di assistenza sociale nelle quali la componente femminile rappresenta circa un terzo del totale e che dal 2009 al 2010 sono cresciute del 7,7%.

 I settori nei quali maggiore è la presenza “rosa” sono il commercio, nel quale si concentra oltre un quarto del totale ditte (2.681 unità con un aumento del 3,3% da giugno 2009 allo stesso periodo del 2010) seguito dall’agricoltura (15,3% del totale pari a 1.557 aziende) che mostra però, in linea con l’andamento delle aziende agricole nel loro insieme, una flessione del 2,7%; il settore manifatturiero, inoltre, con 1.483 imprese, assorbe il 14,5% delle imprese guidate da donne.

 La forma giuridica maggiormente utilizzata dalle imprenditrici, nel 61,7% dei casi, è ancora la ditta individuale alla quale fa seguito la “società di persone” (il 23,9% del totale), ma la crescita più consistente si registra per le società di capitale che, con un +12,2% in un anno, passano da 1.162 a 1.304.

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